Chromebook Ottiene un dispositivo USBGuard
Chromebook ottiene un dispositivo USBGuard
Chiunque lavori nella tecnologia ha visto report e notizie su chiavette USB infette che rovinano una rete aziendale o infettano computer. Google ha introdotto una funzione piccola ma efficace nei suoi ultimi Chromebook.

USBGuard è una funzionalità che blocca l’interazione tra il dispositivo di archiviazione di massa USB e ChromeOS. Il sistema operativo fornisce alimentazione al dispositivo, ma impedisce il trasferimento dei dati finché non sblocchi la sessione.
Secondo questa revisione del team Chromium, USBGuard blocca le attività USB quando il Chromebook è in modalità bloccata. Quando il Chromebook non è bloccato, l’USB funziona come previsto in modalità lettura/scrittura.
È una caratteristica utile per qualsiasi sistema operativo e scommetterei di vedere soluzioni analoghe arrivare anche su macOS e Windows.
Proteggere anche la chiavetta USB
Se vuoi proteggere anche la tua unità, una soluzione è la chiavetta Nexcopy Lock License: per impostazione predefinita è sempre in modalità protetta da scrittura, quindi un virus non può copiare file sull’USB perché la scrittura è bloccata a livello hardware. Solo dopo l’inserimento della password l’unità diventa in lettura/scrittura. Ulteriori informazioni sulla Licenza di Blocco Nexcopy.
Perché i Chromebook sono così popolari? Negli ultimi dieci anni i Chromebook hanno conquistato una fetta crescente del mercato educativo e aziendale. La loro popolarità nasce da un mix di semplicità, costi contenuti e manutenzione ridotta. A differenza dei laptop tradizionali, i Chromebook si basano fortemente sul cloud e sul browser Chrome, con un sistema operativo leggero (ChromeOS) che si avvia in pochi secondi e richiede aggiornamenti minimi. Questo riduce drasticamente i tempi di gestione IT e semplifica la distribuzione su larga scala, due fattori molto apprezzati dalle scuole.
Perché le scuole li preferiscono. Gli istituti scolastici hanno esigenze molto precise: dispositivi facili da gestire, resistenti, sicuri e con costi prevedibili nel tempo. I Chromebook rispondono perfettamente a questi criteri. Con la console di amministrazione di Google, un singolo reparto IT può configurare centinaia di dispositivi in modo centralizzato: restrizioni, accessi, aggiornamenti e permessi vengono gestiti in remoto senza interventi manuali. Inoltre, grazie all’integrazione con Google Workspace for Education (Gmail, Drive, Classroom), insegnanti e studenti lavorano nello stesso ecosistema digitale, semplificando la collaborazione e la condivisione dei materiali didattici.
Un altro punto chiave è la sicurezza: ChromeOS è progettato con sandboxing, avvio verificato e aggiornamenti automatici, riducendo sensibilmente i rischi legati a malware e configurazioni errate. Per un ambiente scolastico con utenti non tecnici, questa architettura “chiusa” è un vantaggio strategico perché riduce incidenti e interventi tecnici urgenti.
Chi possiede la tecnologia. ChromeOS è sviluppato e mantenuto da Google LLC, azienda statunitense con sede a Mountain View, California. Google gestisce l’intero ecosistema — hardware certificato, sistema operativo e servizi cloud — collaborando con produttori come HP, Lenovo, Acer e ASUS per la realizzazione dei dispositivi. Questo controllo integrato garantisce aggiornamenti rapidi e compatibilità ottimale tra software e hardware, un altro motivo per cui le scuole scelgono Chromebook rispetto ai sistemi frammentati basati su Windows o Linux tradizionale.
In sintesi, i Chromebook non sono solo laptop “economici”: rappresentano una strategia completa per semplificare la gestione IT, aumentare la sicurezza e garantire un’esperienza coerente per studenti e docenti. È questa combinazione pratica e ben integrata che li ha resi la scelta preferita di migliaia di scuole nel mondo.
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